Pistol Whip / Pistol Whip 2089 – Recensione

Sviluppatore / Publisher: Cloudhead Games Prezzo: 20.99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 12+ Disponibile su: PC (Steam, Oculus Store), PSN Piattaforme VR: Oculus Quest, Quest 2, Rift, Rift S, Valve Index, HTC Vive, MWR, PS VR Provato su: Oculus Quest 2

Cogliamo l’occasione dello splendido DLC 2089 per recuperare la recensione di Pistol Whip, geniale rhythm FPS che affianca SUPER HOT fra gli shooter più felicemente sui generis, senza imitarlo e con uno stile tutto suo.

Scrivere la recensione di Pistol Whip è un gioco da ragazzi. Basta descriverne le dinamiche, aggiungendo doverosamente che tutto quello che le accompagna, dallo stile grafico alle tracce sonore, si attesta a livelli qualitativi altissimi, oltre che di gran gusto. Di base, il gioco di Cloudhead è composto da stage che possono essere affrontati in qualsiasi sequenza e ci vedono procedere come in un rail shooter, abbattendo bersagli a colpi di musica, armati solo e unicamente di una pistola – o anche akimbo, tra i tanti modificatori che permettono di personalizzare la sfida, semplificarla o renderla ancora più hardcore rispetto ai tre livelli disponibili.

Sarebbe riduttivo, però, pensare a Pistol Whip come a un semplice sparatutto su binario, anche perché fattivamente quest’ultimo è unico e dritto come un fuso: nemici più o meno armati, più o meno corazzati, impedimenti di vario genere e piattaforme su cui appaiono le insidie compongono scenografie a tema che risultano in un sol colpo abbacinanti da vedere e perfettamente bilanciate nella sfida, con la musica elettronica che pompa nelle orecchie, il corpo che si contorce stile Matrix per evitare i proiettili (a velocità rapida ma controllata, projectile weapon, come in Super Hot ma senza poter bloccare il tempo, qui essenziale nella scanditura ritmica) e il braccio che si muove con folle rapidità, tanto da far sentire lavorare i muscoli pettorali e della spalla.

In questo senso, Pistol Whip alle più elevate difficoltà può anche diventare un gioco fitness dove si suda tantissimo e ci si diverte altrettanto, anche se personalmente consiglio la già citata opzione della doppia pistola per rendere più bilanciata l’attività muscolare. I modificatori sono però disattivati nelle Challenge, elaborate dagli sviluppatori a getto continuo, o anche nell’eccellente storymode introdotto dall’ultimo DLC gratuito, il fantascientifico 2089.

Se già molte delle missioni originali sono basate su un marcato gusto sci-fi (Replicants, The Fall e altri, spesso con omaggi a precise pellicole), Pistol Whip 2089 fonde il gameplay appena descritto ad alcune varianti – su tutte la pistola futuristica con brevi e rapidissime raffiche – e soprattutto a un breve ma piacevole racconto, narrato attraverso la scenografia dei livelli e gli artwork animati tra uno stage e l’altro, con percorsi coerenti al contesto, nuove bellissime tracce musicali e una sorpresa nella sfida finale, ben gestita rispetto al DNA lisergico e muscolare di Pistol Whip. È giusto sottolineare che è brevissimo, ma va anche a posizionarsi in una schermata dinamica che fa ben sperare per il futuro, come apripista di altre campagne – speriamo – gratuite.

Un ultimo appunto sulle piattaforme: abbiamo provato Pistol Whip e Pistol Whip 2089 in tutte le salse, PC VR e Quest 2, ma è indubbiamente sull’all-in-one di Oculus che l’adrenalina e i repentini gesti legati al ritmo di gioco trovano il loro ambiente naturale, liberi da fili e impedimenti al dinamismo fisico del gameplay.